Asma bronchiale (AB) e Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) sono le malattie respiratorie ostruttive di maggiore rilevanza epidemiologica caratterizzate da morte e perdita di qualità della vita oltre che di rilevanti costi economici e sociali; hanno una prevalenza rispettivamente del 7% e del 6% in Europa ma si tratta di cifre probabilmente sottodimensionate.
La diagnosi delle patologie ostruttive richiede necessariamente l’effettuazione dell’esame spirometrico. Esame che oltre ad avere un ruolo imprescindibile in un corretto percorso di diagnosi è stato inserito come passaggio obbligato anche dal punto di vista amministrativo dalla formulazione della nota AIFA 99.
Alla luce di quanto detto è evidente come la necessità di poter effettuare rapidamente e comodamente esami spirometrici di primo livello e la numerosità degli esami necessari per il case finding, per il percorso diagnostico iniziale, per il follow up dei pazienti in terapia, per le variazioni terapeutiche portino ad una richiesta che supera abbondantemente le possibilità delle strutture sanitarie di rispondere a tale necessità. È esperienza comune, sia pure con distribuzione a macchia di leopardo nelle diverse realtà italiane, la difficoltà di accedere all’esame.
Accanto a queste considerazioni riveste importanza ancora maggiore il progetto di riorganizzazione del sistema sanitario in particolare territoriale con le aggregazioni di vario genere che caratterizzeranno l’assistenza primaria e 1° necessità di dotarsi a tale livello della possibilità di effettuare esami anche strumentali di primo livello, tra i quali sta a buon diritto la spirometria.
Infine è riconosciuta la capacità dei MMG formati di effettuare e refertare l’esame spirometrico, e la preferenza dei pazienti per gli esami effettuati in prossimità.
Su queste basi si è costruito un progetto modulare di formazione all’effettuazione e alla refertazione della spirometria semplice ad uso del MMG.